Un futuro sostenibile dipende dalla somma di tante piccole azioni quotidiane di miliardi di persone.
Le istituzioni dovrebbero facilitare una concreta conversione ecologica ma in fondo sono solo una espressione del nostro livello di consapevolezza e di coerenza, dunque dipende da noi selezionare una classe politica all’altezza delle sfide del nostro tempo ed essere coerenti nelle tante piccole scelte di vita quotidiana.
Ho dunque provato a scrivere un breve decalogo di azioni utili al contenimento della nostra impronta ecologica in relazione alla gestione del nostro cane:
- selezionare cibo di qualità, magari certificato biologico o proveniente da allevamenti non intensivi, privo di additivi sintetici, senza esagerare nel dimensionamento delle razioni, un eccesso in tal senso comporta un inutile rilevantissimo impatto ambientale (ricordiamoci che l’allevamento di bestiame è una delle principali fonti di emissione di gas climalteranti) e danneggia la salute del cane
- raccogliere le feci del proprio cane, anche in natura (anche al fine di contenere eventuali rischi sanitari per la fauna selvatica), usando sacchettini biodegradabili (da non abbandonare in natura)
- non acquistare cose inutili per i nostri cani, qualsiasi produzione comporta un impatto ambientale e se non è necessaria è inutilmente dannosa. Molti giochi divertenti possono essere realizzati (in sicurezza) anche partendo da materiali inutilizzati che abbiamo già in casa, come tessuti, vecchi vestiti, ecc… Quando i nostri giochi e le nostre attrezzature sono ancora utilizzabili ma non ci servono più rimettiamole in circolo, donando nuova vita ai prodotti. Ricordiamoci in ogni caso che il cane non ha bisogno di accumulare beni materiali, è un animale sociale che ha bisogno di stare bene con noi. Doniamogli dunque il nostro tempo, un po’ di comprensione, amore, rispetto e attività da fare insieme …
- non consentire al proprio cane di vagare in autonomia senza controllo, diventando un pericolo per sé, per gli altri e per la fauna selvatica. Valutare sempre bene se esistono le condizioni per condurre i cani liberi anche quando ci troviamo in natura, ad esempio dove si registrano densità elevate di animali selvatici o in aree o periodi sensibili, dove abitano specie rare o in difficoltà oppure in condizioni ambientali difficili per la fauna selvatica.
- non percorrere necessariamente lunghi tragitti per incontrare un po’ di natura nella quale rilassarsi con il proprio cane: il nostro amico a 4 zampe può muoversi ed usare la testa in autonomia, fare attività olfattiva, relazionarsi con altri cani e persone anche nella natura intorno a casa. Quando possibile, sarebbe auspicabile condividere i nostri spostamenti con altre persone/cani con i quali compiere passeggiate e vivere momenti piacevoli insieme in natura.
- se si frequenta un campo cinofilo, verificare che sia attrezzato per la raccolta differenziata, che usi prodotti naturali per la gestione dei prati e per la pulizia degli ambienti, che metta a disposizione sacchettini biodegradabili per la raccolta delle feci e che non faccia uso di plastica monouso quando esistono alternative
- se si accede a servizi cinofili verificare sempre che venga emessa fattura, anche se non ne trarrete un vantaggio diretto immediato otterrete però una più diffusa partecipazione al sostegno dei costi generali del Paese, tra i quali rientrano anche la conservazione della natura e il sostegno alla transizione verso pratiche ed economie sostenibili
- somministrare farmaci solo dopo aver consultato il proprio veterinario di fiducia, attenendosi scrupolosamente alle indicazioni fornite, anche in relazione alle dosi ed ai periodi di somministrazione nonché circa le corrette modalità di smaltimento di eventuali dosi non utilizzate.
- adottare condotte sostenibili nella vita di tutti i giorni, consapevoli dell’importanza della natura per la nostra qualità della vita, per quella delle future generazioni e per quella dei nostri cani
- quando acquistiamo prodotti (necessari) per i nostri cani (cibo, prodotti per l’igiene, per il gioco, guinzaglieria, ecc…), privilegiamo produzioni sostenibili, materiali naturali, riciclati o riciclabili, articoli provenienti da luoghi meno distanti possibile, con imballaggi ridotti al minimo indispensabile, selezionando – quando possibile – produttori che investono nella conservazione della natura e nella sostenibilità ambientale