Mobility - Foto di M. Canziani
Foto di M. Canziani

I percorsi di mobility costituiscono un’attività cinofila non agonistica, basata sulla lentezza piuttosto che sulla velocità anche al fine di incrementare i livelli di consapevolezza del cane, ottenere un adeguato livello di attivazione emozionale (arousal) e di concentrazione. In estrema sintesi prevedono diverse tipologie di ostacoli concepiti per agire sulle rappresentazioni cognitive somestesiche e cinestesiche del cane e sull’affinamento della comunicazione all’interno del binomio.

Sono una sorta di cassetta degli attrezzi diversamente componibili, utilizzabili per far vivere al cane differenti esperienze finalizzate a fargli acquisire molteplici abilità e competenze, soprattutto cognitive. Come ho detto, sono concepiti come un sistema di strumenti e dunque ogni ostacolo può essere utilizzato singolarmente oppure può essere integrato in un percorso più complesso, senza schemi rigidi e prevedendo dinamiche basate sulla gradualità.

L’importante è misurarsi con i propri limiti, accettare di controllare la propria paura e di mettersi alla prova, nel tempo e nei modi funzionali alla crescita esperienziale del cane.

In sintesi, dunque, i percorsi di mobility consentono di:

  • aumentare l’autostima del cane e diminuire l’espressione di comportamenti legati ad un generale senso di insicurezza
  • aumentare la fiducia reciproca tra i protagonisti del binomio
  • aumentare la capacità di concentrazione del cane e ridurre l’iperattività
  • stimolare le capacità cognitive del cane, incrementare il suo bagaglio esperienziale e la sua disponibilità a confrontarsi con le situazioni della vita
  • incrementare le capacità di autocontrollo

Per informazioni:

Mauro Canziani
Educatore, Consulente e Istruttore Cinofilo
Telefono 348.90.38.330
E mail mauro.canziani@dogstrail.it
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